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Collaboro con il Movimento di Magdi Cristiano Allam "Io amo l'Italia www.ioamolitalia.it" , in qualità di Coordinatore per la Provincia di Venezia e Treviso

sabato 2 gennaio 2010

Non esiste costituzione occidentale che si fondi sul lavoro

Il Ministro Brunetta finalmente dice qualcosa di liberale:cambiamo la costituzione a cominciare dall'articolo 1.
In effetti queste cose le scrivevo anch'io e come altri amici ne discutiamo spesso a casa o su facebook come feci quasi un anno fa. Riporto il post ,fatto in tempi non sospetti:

 Non esiste costituzione occidentale che si fondi sul lavoro
domenica 29 marzo 2009 alle ore 12.09


Se davvero,come promette Berlusconi il neonato PDL vuole entrare nella storia italiana facendo la grande rivoluzione liberale ,quella che tanto per intenderci da oltre mezzo secolo sognano gli italiani, non è certo che la si fa partendo o mettendo le mani solo a cominciare dalla seconda parte di questa nostra sgangherata Costituzione filo Sovietica .

A mio modesto parere invece ,se davvero si vuole cambiare l’impalcatura socialista della nostra italietta si dovrebbe iniziare spazzando per prima cosa l’articolo uno che riecheggia chiaramente a quello della Costituzione dell’URSS. Non esiste costituzione occidentale che si fondi sul lavoro. Esso secondo me non è e non può essere un ideale,perché è semplicemente un mezzo di sussistenza,un fattore produttivo.

Nelle costituzioni occidentali gli obiettivi sono molto più alti e nobili,basti pensare a quella francese dove al primo posto vengono i diritti dell’uomo o a quella americana la felicità dei cittadini,il benessere o a quella tedesca che è l’unità della nazione,la libertà dei cittadini e la dignità dell’uomo.

La nostra costituzione invece tanto cara agli ex di qualcosa, è semplicemente il frutto di un compromesso tra forze democratiche all’epoca sotto scacco (ma anche adesso..),dalle altre forze massimaliste ex PCI-PSI filo sovietiche che la Storia fortunatamente più saggia della nostra classe dirigente ha già spazzato via dal Parlamento ; la Francia e la Germania molto più serie di noi,invece i loro conti con la storia li fecero da subito nell’immediato dopoguerra.

In Italia infatti si è voluto nascondere tutto mummificando solamente il fascismo divenuto un alibi per la sopravvivenza dell’ideologia marx-leninista e della lotta di classe che sostituì la resistenza partigiana fino ai giorni nostri. In Italia tutto è rimasto fermo al 1948.

Infatti se oggi la nostra rissosità,fatta da continui scontri frontali,dall’immobilismo e dall’arretratezza è diventato uno stile di vita come certe trasmissioni televisive insegnano,lo si deve soltanto ai figli di questa costituzione e al loro mancato appuntamento con la storia.

Ma la storia avanza e non ha pietà per i nostalgici , a qualunque schieramento appartengano. Per questo non mi fido di chi come Fini o D’Alema si travestono da liberali ;finti liberali che non hanno e non avranno mai il coraggio di affrontare la prima parte della Costituzione Italiana ma che noi a differenza loro, non la consideriamo una Bibbia,un dogma ma continuiamo solo a subirla come tale.
Claudio Saragozza